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Ultime notizie

BONUS MAMME: al via le domande di decontribuzione per le lavoratrici madri

Le istanze andranno presentate tramite SIDI entro e non oltre l’8 aprile 2024

Si è tenuto il 26 marzo l’incontro promosso da MIM durante il quale è stata fornita l’informativa sulla legge e sulle modalità e tempi per presentare  le richieste del beneficio.

L’art.1 commi 180,181 e 182 della Legge 30 dicembre 2023, n.213 (legge di bilancio) prevede l’esonero del 100 per cento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità la vecchiaia e i superstiti dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dalle lavoratrici madri di 3 o più figli, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

La norma riguarda sia le lavoratrici private che quelle pubbliche per cui sono interessate al beneficio anche le lavoratrici madri di 3 o più figli, di cui 1 di età inferiore a 18 anni, in servizio a tempo indeterminato nelle Scuole statali di ogni ordine e grado.

Per non appesantire il lavoro delle Segreterie scolastiche il Ministero dell’Istruzione e del merito ha stabilito che le interessate devono presentare la domanda del beneficio tramite il SIDI entro e non oltre il giorno 8 aprile 2024.

Per la sola annualità 2024, la norma stabilisce in via sperimentale che possono presentare l’istanza anche le lavoratrici madri di due figli di cui 1 di età inferiore a 10 anni.

La misura si sostanzia in un abbattimento totale della contribuzione previdenziale dovuta dalla lavoratrice, nel limite massimo di 3000 euro annui da parametrare su base mensile.

Il dott. Greco ha comunicato che sarà diramata un circolare agli USR ed alle Scuole per comunicare l’attivazione dell’applicazione SIDI ed il termine ultimo per presentare le domande che resta fissato all’8 di aprile del 2024.

Su richiesta della nostra delegazione presente, l’Amministrazione ha chiarito che saranno diramate ulteriori istruzioni per le lavoratrici che matureranno, durante la vigenza della norma, il diritto al beneficio o a seguito della nascita del terzo figlio e della nomina a tempo indeterminato.

28/03/2024

Esame di Stato per l'anno scolastico 23-24

Emanata l'ordinanza ministeriale, in corso di registrazione presso i competenti organi di controllo, che disciplina lo svolgimento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l'anno scolastico 2023/2024.

https://www.miur.gov.it/-/ordinanza-ministeriale-n-55-del-22-marzo-2024

 

27/03/2024

ELEZIONI CSPI, I CANDIDATI DELLA LISTA GILDA-UNAMS

22/03/2024

Dimensionamento scolastico: DSGA perdenti posto

https://www.uspbenevento.it/uat/2024/03/18/dimensionamento-scolastico-graduatorie-definitive-di-singolo-dimensionamento-profilo-d-s-g-a-assegnazione-sede-e-individuazione-perdente-posto/

 

18/03/2024

ELEZIONI CSPI

ELEZIONI CSPI - Gilda degli insegnanti BN

Indizione elezioni Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) 7 maggio 2024

https://www.gildains.it/news/notizie/elezioni-cspi/

 

22/03/2024

CSPI: I CANDIDATI DEL PERSONALE DOCENTE

CSPI: I CANDIDATI DEL PERSONALE DOCENTE - Gilda degli insegnanti BN

I candidati alle elezioni del 7 maggio del CSPI 

 

https://www.gildains.it/news/notizie/cspi-i-candidati-del-personale-docente/

 

22/03/2024

CSPI: I CANDIDATI DEL PERSONALE ATA

CSPI: I CANDIDATI DEL PERSONALE ATA - Gilda degli insegnanti BN

I candidati del personale ATA alle elezioni del 7 maggio del CSPI

 

https://www.gildains.it/news/notizie/cspi-i-candidati-del-personale-ata/

 

14/03/2024

Pensionamenti docenti e ATA dal 01/09/2024

Elenco dei posti presumibilmente disponibili dal 01/09/2024 per pensionamenti Personale docente e ATA – provincia di Benevento

 

https://www.uspbenevento.it/uat/2024/02/29/elenco-dei-posti-presumibilmente-disponibili-dal-01-09-2024-per-pensionamenti-personale-docente-e-ata-provincia-di-benevento/

09/03/2024

Part time personale docente e ATA – a.s. 2024-2025.

Trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale del personale docente e ATA – a.s. 2024-2025.

 

https://www.uspbenevento.it/uat/2024/03/01/trasformazione-del-rapporto-di-lavoro-da-tempo-pieno-a-tempo-parziale-del-personale-docente-e-ata-a-s-2024-2025/

09/03/2024

AGGIORNAMENTO GRADUATORIE GAE, DOMANDE DAL 1 AL 15 MARZO

Pubblicato sul sito InPA il decreto del 29 febbraio 2024 relativo all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento

https://www.gildains.it/news/notizie/aggiornamento-graduatorie-gae-domande-dal-1-al-15-marzo/

 

02/03/2024

Percorsi Abilitanti: elenco percorsi accreditati

https://www.mur.gov.it/it/news/giovedi-29022024/universita-sono-1492-i-percorsi-accreditati-la-formazione-iniziale-e

01/03/2024

Mobilità 2024 -2025. PUBBLICATE le ORDINANZE MINISTERIALI

Ordinanza Ministeriale n. 30 personale docente, educativo e Ata

m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000030.23-02-2024

 

Ordinanza ministeriale n. 31 docenti di religione

m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000031.23-02-2024

 

CONSULTATE LO SPECIALE NELLA SEZIONE DEDICATA DEL NOSTRO SITO

 

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA


termini per la presentazione della domanda, riportati nell’articolo 2, delle Ordinanze Ministeriali, sono i seguenti:

  • Personale docente

La domanda va presentata dal 26 febbraio 2024 al 16 marzo 2024.
Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi entro il 23 aprile 2024.
Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 17 maggio 2024.

  • Personale educativo

La domanda va presentata dal 28 febbraio 2024 al 19 marzo 2024.
Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi il 24 aprile 2024.
Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 22 maggio 2024.

  • Personale ATA

La domanda va presentata dal 8 marzo 2024 al 25 marzo 2024.
Gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero saranno chiusi entro il 6 maggio 2024.
Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 27 maggio 2024.

  • Insegnanti di religione cattolica

La domanda va presentata dal 21 marzo 2024 al 17 aprile 2024.
Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 30 maggio 2024.

 

COME PRESENTARE LA DOMANDA


La domanda va compilata e inoltrata sul portale del Ministero dell’Istruzione, nella sezione dedicata alle Istanze on line.

Solo gli Insegnanti di religione cattolica devono compilare la domanda  in modalità cartacea utilizzando il Modello disponibile,

alla voce Modulistica – Mobilità della Guida presente in questa sezione. 
 

 

N. B.

Per accedere a Istanze on line occorre essere registrati all’area riservata del Portale ministeriale. Ricordiamo che si può accedere anche con le credenziali SPID.  Chi non è registrato può farlo, selezionando la voce Registrati, presente in basso a destra nella schermata di LOGIN, e consultando il manuale predisposto.

L'accesso ad Istanze on line è  possibile con tre modalità:

 

1) Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) 

 

2) Carta d'Identità Elettronica (CIE) 

 

3) Carta Nazionale dei Servizi (CNS)

 

COME COMPILARE LA DOMANDA


Per compilare correttamente la Domanda, occore seguire tutti i passaggi descritti nelle Guide disponibili all’interno del portale Istanze on line.


La domanda deve essere inoltrata entro il termine ultimo fissato dall’ordinanza., con allegata la documentazione utile per la valutazione della domanda.

 

NOTA BENE: entro il termine  ultimo, la domanda può sempre essere modificata, anche se già inoltrata.

 

VINCOLI MOBILITA

La disciplina è aggiornata con le  nuove disposizioni recate dall’art. 34, comma 8 del CCNL all CCNI Mobilità 2022-25

Al comma 2 dell’art.2 del CCNI l’inciso “Ai sensi dell’art. 22, comma 4, lett. a1) del CCNL istruzione e ricerca del 19 aprile 2018” è soppresso; l’inciso “avendo espresso una richiesta puntuale di scuola” è sostituito dall’inciso “avendo espresso una richiesta puntuale di sede”.

2. Dopo il comma 3 dell’art. 2 e dopo il comma 9 dell’art. 34 del CCNI sono aggiunti, rispettivamente, il comma 3-bis e il comma 9 bis, del seguente tenore letterale: “Ai sensi dell’art. 34, comma 8, del CCNL 18 gennaio 2024 è garantita a tutto il personale docente e DSGA la partecipazione alle procedure di mobilità purché rientrante nelle seguenti categorie:

a) genitori di figlio di età inferiore a 12 anni; nel caso di genitori adottivi ed affidatari, qualunque sia l’età del minore, entro dodici anni dall’ingresso del minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore età.
b) coloro che si trovano nelle condizioni di cui agli articoli 21 e 33, commi 3, 5 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
c) coloro che fruiscono dei riposi e permessi previsti dall’art.42 del decreto legislativo 151/2001 che rivestono la qualità di:
     1) coniuge, parte di un’unione civile o convivente di fatto, convivente di soggetto con disabilità grave;
     2) padre o madre anche adottivi o affidatari in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 1);
     3) uno dei figli conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 2);
     4) uno dei fratelli o delle sorelle conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 3);
     5) parente o affine entro il terzo grado convivente in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 4).
d) il coniuge o figlio di soggetto mutilato o invalido civile di cui all’art.2, commi 2 e 3, della legge 30 marzo 1971, n.118.”

 

N. B.

  • Il vincolo non si applica nei casi di sovrannumero o esubero oltre che  ai docenti con grave disabilità ovvero che assistono un soggetto con grave disabilità, a condizione che la situazione di disabilità personale ovvero di assistenza a soggetto con grave disabilità si verifichi successivamente al termine di presentazione delle domande di partecipazione al relativo concorso;
  • durante i tre anni di blocco, i neoassunti possono comunque presentare domanda di assegnazione provvisoria e/o utilizzazione nella provincia di titolarità.
  • I predetti docenti, inoltre, possono accettare supplenze al 30/06 e al 31/08 per una classe di concorso o tipologia di posto diverse da quella di titolarità, per le quali abbiano titolo.

 

NORMATIVA

 

 

25/02/2024

Percorsi Abilitanti - News

I decreti di accreditamento e di non accreditamento dei percorsi Percorsi di formazione iniziale dei docenti per l’a.a. 2023/2024, con le relative raccomandazioni e motivazioni dell’ANVUR, sono consultabili nella Banca Dati CINECA RAD-SUA CdS all’indirizzo https://formazione-insegnanti.mur.gov.it/.
Sono, invece, ancora in corso di perfezionamento i decreti attuativi aventi ad oggetto, rispettivamente, l’individuazione della quota di riserva posti, nonché il livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale,

 

Con l’accreditamento dei percorsi si intende autorizzato anche l’avvio dei percorsi di cui all’art. 13 del D.P.C.M. per coloro che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione nonché per coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno, che conseguono l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione attraverso l’acquisizione di 30 CFU o CFA. Sono ammessi con riserva gli aspiranti con titolo conseguito all’estero, in attesa del decreto di riconoscimento (in questo caso il titolo di abilitazione potrà essere rilasciato solo in seguito all’accoglimento della domanda di riconoscimento da parte del Ministero).

Diverse università hanno già attivato le procedure di iscrizione per questi  percorsi da 30 CFU (alcune con scadenza  giàil 4/5 marzo). 

I requisiti di accesso devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda e devono essere autocertificati, ai sensi del DPR n. 445 del 28 dicembre 2000 e della legge n. 183 del 12 novembre 2011, contestualmente alla presentazione telematica della domanda di iscrizione. Le dichiarazioni mendaci e false sono punibili ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali in materia.
Per gli altri percorsi (60/36 CFU) non sono ancora stati pubblicati i bandi perché si attende la ripartizione dei posti (sono a numero chiuso)

23/02/2024

Mobilità 2024-25

Si è svolto il 21 febbraio 2024 il secondo incontro di trattativa tra le OO.SS e l’amministrazione scolastica sulla mobilità per il 2024-25.

Si è giunti alla firma di un accordo integrativo del CCNI 2022 che recepisce le innovazioni previste dal CCNL 2019-21. 

Le novità riguardano prevalentemente alcune deroghe ai vincoli di permanenza sulla sede per genitori con figli minori di 12 anni e caregivers che prestano assistenza e cura a familiari disabili, e personale disabile

 

Nell’ordinanza ministeriale, prevista a breve, dovrebbe trovare applicazione qualche ulteriore apertura sulle modalità applicative dei vincoli. 

 

Le date per la presentazione delle domande per la mobilità 2024-2025 saranno: 

  • per il personale docente: dal 26 febbraio al 16 marzo;
  • per il personale educativo: dal 28 febbraio al 19 marzo;
  • per il personale Ata: dall’8 marzo al 25 marzo 
23/02/2024

Organico di Diritto a.s. 24-25 Benevento

 

https://www.uspbenevento.it/uat/2024/02/20/determinazione-organico-di-diritto-del-personale-docente-per-la-s-2024-25-istruzioni-operative/

 

21/02/2024

Calendario delle prove dei concorsi ordinari

Si terranno a partire da lunedì 11 marzo le prove scritte dei concorsi ordinari per l’assunzione in ruolo dei docenti su posto comune e su posto di sostegno nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I e di II grado.

Si tratta di circa 373.000 candidati (69.117 per la scuola dell’infanzia e primaria, 303.687 per la scuola secondaria) che hanno presentato la domanda di iscrizione tra l’11 dicembre 2023 e il 9 gennaio 2024. I posti a bando sono 15.340 per la scuola dell’infanzia e primaria e 29.314 per la scuola secondaria.

 
La prova è strutturata secondo una nuova modalità, che prevede 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare. Nello specifico, ciascun aspirante dovrà rispondere a 10 quesiti di contenuto pedagogico, 15 di contenuto psicopedagogico (compresi gli aspetti relativi all’inclusione), 15 di contenuto metodologico-didattico (compresi gli aspetti relativi alla valutazione), 5 sulla conoscenza della lingua inglese e 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali. Gli aspetti specificamente disciplinari verranno affrontati nella prova orale, cui avranno accesso i candidati che avranno riportato un punteggio di almeno 70/100 nella prova scritta.

Le prove si terranno nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione e, sulla base del numero dei candidati, potranno svolgersi in più sessioni mattutine e pomeridiane.

Nei giorni 11 e 12 marzo sono previste le prove relative alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.

il 13 marzo cominceranno le prove per la scuola secondaria, che proseguiranno per 5 giorni, esclusi il sabato e la domenica, fino al 19 marzo.

 

L’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, è comunicato dagli Uffici scolastici regionali presso i quali si svolgono le prove
almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove stesse.

Tale comunicazione è data tramite avviso pubblicato sul Portale Unico del reclutamento di cui all’articolo 35-ter del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it, e nei rispettivi albi e siti internet degli Uffici scolastici regionali.

Il candidato, dal Portale Unico del reclutamento, potrà accedere tramite il link https://iam.pubblica.istruzione.it/iam-ssum/sso/login?goto=http://concorsi.istruzione.it/piattaforma-concorsiweb/ all’area “Graduatorie” della Piattaforma “Concorsi e Procedure selettive” , con le modalità di accesso descritte all’articolo 10, comma 3, del bando di concorso, e, scegliendo il concorso di interesse, visualizzare/salvare il documento relativo alla propria convocazione. Detto avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

I candidati che non ricevono comunicazione di esclusione dalla procedura sono tenuti a presentarsi per sostenere la prova scritta, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità e del codice fiscale.

Fatto salvo quanto previsto dall’articolo 11, comma 6, del bando di concorso, la mancata presentazione nel giorno, ora e sede stabiliti, ancorché dovuta a caso fortuito o a causa di forza maggiore,
comporta l’esclusione dalla procedura concorsuale.

Ogni ulteriore informazione e documentazione inerente alla procedura concorsuale è disponibile sulla pagina del Ministero per concorso infanzia e primaria e sulla pagina del Ministero per la scuola secondaria.

19/02/2024

News Febbraio 2024

19/02/2024

Aggiornamento graduatorie: GAE e GPS. Alcune anticipazioni

Cosa dovrebbe contenere l’OM

  • Sarà possibile inserirsi con il possesso del semplice titolo di studio (più ovviamente il corretto numero di CFU per poter insegnare una certa materia come da normativa. Non sarà più necessario avere i 24 CFU;
  • i tempi dell’aggiornamento dovrebbero essere di una ventina di giorni, e ci potrebbe essere un anticipo al mese di aprile;
  • non verrà cancellata la seconda fascia GPS per la scuola dell’infanzia;
  • gli ITP potranno inserirsi con il diploma;
  • potrebbe esserci un addio alle MAD. Una volta esaurita la graduatoria di istituto, si dovrebbe passare all’interpello, un avviso pubblicato sui siti delle scuole e/o degli Uffici scolastici provinciali. Chi è nelle GPS non potrà rispondere agli interpelli…

Per appprofondire:

Aggiornamento graduatorie: prima l'aggiornamento delle GAE, poi a seguire quello delle GPS. - Obiettivo Scuola

 

 

 

12/02/2024

Revisione e Aggiornamento delle classi di concorso

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto 22 dicembre 2023 inerente revisione e aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il decreto entrerà in vigore dall’11 febbraio 2024

 

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/02/10/24A00733/SG 

 

Con il decreto, adottato ai sensi dell’art. 4, comma 2-bis del decreto legislativo 13 aprile 2017 n.59, sono revisionate e aggiornate le classi di concorso, con le seguenti definizioni:

  • A-01 nuova denominazione: Disegno e storia dell’arte nell’istruzione secondaria di I e II grado (accorpa ex A-01 e ex A-17)
  • A-12 nuova denominazione: Discipline letterarie nell’istruzione secondaria di I e II grado (accorpa ex A-12 e ex A-22)
  • A-22 nuova denominazione: Lingue e culture straniere nell’istruzione secondaria di I e II grado (accorpa ex A-24 e ex A-25)
  • A-30 nuova denominazione: Musica nell’istruzione secondaria di I e II grado (accorpa ex A-29 e ex A-30)
  • A-48 nuova denominazione: Scienze motorie e sportive nell’istruzione secondaria di I e II grado (accorpa ex A-48 e ex A-49)
  • A-70 nuova denominazione: Italiano negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli V.G. (accorpa ex A-70 e ex A-72)
  • A-71 nuova denominazione: Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di I e II grado con lingua di insegnamento slovena o bilingui del Friuli V.G. (accorpa ex A-71 e ex A-3)

                   Requisiti di accesso 

  1. Gli esami, i CFU e i CFA richiesti dal presente decreto  possono essere conseguiti tramite corsi di laurea (di previgente ordinamento, di primo  livello,  specialistica,  magistrale,  magistrale  a  ciclo unico) o di diploma  accademico (di  previgente  ordinamento, di I livello, di II  livello)  e  tramite  corsi  singoli  universitari  o accademici. Non sono computabili i CFU e CFA  conseguiti  tramite la Tesi di laurea o di diploma accademico.

 

 2. Coloro che, in possesso di laurea o  di  diploma  accademico  di previgente ordinamento, devono  integrare,  se  necessario,  il  loro piano di studi, sostengono per ciascuna annualita’ richiesta esami di nuovo ordinamento per un totale di  12  CFU  o  CFA,  con  la  stessa denominazione  o  con  la  denominazione  a  essa  rapportabile  come definita dall’Autorita’ accademica e sempre nei corrispondenti SSD  o SAD  previsti  per  le  lauree  o  i  diplomi  accademici  di  nuovo ordinamento. Per ogni esame semestrale e’ sostenuto un esame da 6 CFU o CFA.

 

La tabella A/1  individua la corrispondenza tra gli esami del vecchio ordinamento, indispensabili per l’accesso alle classi di concorso, e altri esami di contenuto omogeneo.

 

La tabella A individua le classi di concorso: denominazione titoli di accesso e insegnamen

 

12/02/2024

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'8 febbraio 2024, il CCNL 19-21

E' stato pubblicato  il giorno 8 febbraio 2024 il Contratto Collettivo Nazionale del comparto Istruzione e Ricerca relativo al periodo 2019-2021, firmato lo scorso 18 gennaio all'ARAN. 

 

Un contratto che ridefinisce il quadro economico e apporta modifiche a quello normativo. Tra le novità, si è raggiunto l'obiettivo che introduce misure specifiche per la formazione professionale dei docenti e secondo le nuove disposizioni, la formazione del personale docente dovrà svolgersi durante l'orario di lavoro e al di fuori delle ore riservate all'insegnamento. Questo approccio elimina la necessità di sostituire i docenti durante il loro periodo di formazione, garantendo così la continuità dell’attività didattica.

 

I docenti impegnati in corsi di formazione, anche quelli tenuti fuori dalla propria sede di lavoro, saranno considerati in servizio per tutto il tempo della formazione. Inoltre, avranno diritto al rimborso delle spese di viaggio sostenute per partecipare a tali corsi.

 

Un'altra delle novità più rilevanti del CCNL 2019-21 è l'estensione dei tre giorni di permesso retribuiti al personale scolastico non di ruolo. 

CCNL 19-21 CCNL 19-21 [1.915 Kb]
11/02/2024

I dati del sondaggio realizzato da SWG per Gilda degli Insegnanti

La maggior parte dei docenti italiani si ritiene contrario all’applicazione dell’Autonomia Differenziata nella Scuola e nell’Istruzione, precisamente si tratta del 54% che, soprattutto tra gli insegnanti di scuola secondaria e del centro-Sud Italia, si oppone al riconoscimento da parte dello Stato, dell’attribuzione a una regione a statuto ordinario di maggiore autonomia legislativa su alcune competenze. Sono i dati riportati dall’indagine condotta da SWG per Gilda Insegnanti tra il 30 novembre e il 5 dicembre, su un campione nazionale di 600 insegnanti italiani di scuola primaria (elementari), secondaria di primo grado (medie) e di secondo grado (superiori). 

Ci troviamo d’accordo con gli insegnanti, l’autonomia differenziata, come abbiamo sempre sostenuto, mina le basi di un Sistema Scuola inclusivo e rischia di disgregare il sistema nazionale con tanti sistemi educativi di istruzione e formazionesignificherebbe cristallizzare le differenze invece che migliorare. Non solo, c’è anche un problema culturale, se accentuiamo le divisioni in un Paese che è già troppo diviso, rischiamo di creare un serio problema. Dunque faccio un appello agli insegnanti, ognuno di noi si senta impegnato in questa battaglia, non dimenticando che tutti abbiamo la possibilità di fare qualcosa”. E’ il commento di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda Insegnanti. 

Nella fattispecie del sondaggio, il 54% dei docenti, provenienti dal centro/Sud, si ritiene contrario. Solo il 35% si ritiene favorevole all’applicazione dell’Autonomia Differenziata e per lo più sono docenti del Nord Italia. Dati che riflettono anche un generale scetticismo nei confronti di un’autonomia scolastica che ha attribuito la Dirigenza ai Presidi e che rilevano piuttosto un parere favorevole, il 63%, ad una riforma che preveda l’idea di un Preside Elettivo, votato ogni 4 anni e nominato dai docenti della scuola. 

Il report ha altresì evidenziato come il 55% del corpo docente sia favorevole all’ipotesi di un ‘Consiglio della Docenza’, eletto dal Collegio Docenti, che analogamente al Consiglio Superiore della Magistratura, vigili sul corretto utilizzo delle sanzioni disciplinari. 

Per quanto riguarda invece la progressiva tendenza all’aziendalizzazione della scuola, il 73% non la condivide bensì si augura si possa invertire direzione. 

Analisi sostenuta da Rino Di Meglio: “Se la scuola viene vissuta soltanto come azienda, allora diventa una specie di centro che deve soddisfare il cliente: gli studenti devono andare a casa contenti e se per caso qualcosa non va, la colpa è sempre dell’insegnante. Ovviamente, poi, incide anche la dimensione della considerazione sociale: se l’insegnante viene sottopagato e ha una retribuzione sempre più bassa anche la considerazione sociale diminuisce, perché nella società consumistica non basta più la funzione, ma la considerazione sociale dipende anche dal tenore di vita”. 

Ed è a proposito di questo, dati alla mano, che tra l’aumento degli stipendi per tutti i docenti e l’aumento del Fondo dell’Istituzione Scolastica, il 75%, appartenente in particolar modo al Sud Italia, auspica che le OO.SS lavorino soprattutto per migliorare gli stipendi. Dati che trovano conferma anche nelle parole di Rino Di Meglio, per cui “Il discorso delle gabbie salariali è improponibile, la scuola è statale e non si possono discriminare le persone in base al luogo dove lavorano, inoltre, i contratti si firmano con i sindacati rappresentativi e per quel che ci riguarda non sottoscriveremo mai un contratto che differenzi per retribuzioni le aree geograficheBisogna invece pensare a intervenire sul costo della vita nelle aree metropolitane dove si concentra maggiormente la difficoltà a trovare insegnanti”. 

“La nostra categoria si sta impoverendo, altro che retribuzioni europee! Spesso i governi ci promettono stipendi adeguati, hanno tante belle parole che sembrano dette col cuore, però rigorosamente, il portafogli sta dall’altra parte”. Conclude Di Meglio. 

Recentemente, infatti la Gilda Insegnanti ha ribadito il suo ‘no’ alla proposta di esponenti politici di differenziare le retribuzioni degli insegnanti in base al costo della vita e al potere d’acquisto della regione in cui si lavora, creando così un divario di stipendi tra Nord e Sud. 

Mentre non sembra esserci un netto schieramento sull’ipotesi di istituire un organo di vigilanza, esterno alla Scuola, che valuti le sanzioni disciplinari degli insegnanti. Il 42% la ritiene una soluzione utile, a tutela della libertà dell’insegnamento e della trasparenza. Il 44% ha un parere contrario, secondo cui sarebbe un’ingerenza esterna che comprometterebbe l’autonomia dell’istituzione scolastica. 

Infine, il report ha concentrato la sua analisi sui Collegi Docenti, sempre più numerosi a causa del progressivo accorpamento delle scuole. Il 34% del campione esaminato è contrario agli accorpamenti, perché compromettono l’efficacia decisionale e rallentano la presa di decisioni consensuali su questioni cruciali. “Il consenso dei docenti su questa tematica non mi stupisce – afferma Rino Di Meglio commentando i dati – la formazione delle cattedre dei docenti dei nuovi mega Istituti, soprattutto quelli distribuiti su molti Comuni, sarà fonte di tensioni e problemi. Si aggraverà inoltre – prosegue Di Meglio – il declino della capacità di programmazione didattica e di visione pedagogica dei collegi docenti, che sono diventate assemblee enormi, conferenze di servizio più che un collegio professionaleLa scuola non può essere considerata come una fabbrica”. 

NOTA METODOLOGICA 

L’indagine quantitativa ha somministrato il questionario ad un campione estratto casualmente a partire da uno più ampio, stratificato di soggetti maggiorenni residenti in Italia, con quote per genere, fascia d’età e macro-area di residenza. I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. I dati riferiti alle 600 interviste ad insegnanti, sono stati in seguito ponderati per genere, età, zona e tipologia di scuola secondo i più recenti dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (2023), al fine di garantirne la rappresentatività per gli stessi parametri rispetto alla popolazione di riferimento.

04/02/2024

Richiesta incontro sull’attuazione delle novità del CCNL 2019-21

04/02/2024

Dimensionamento della rete scolastica

Piano di dimensionamento della rete scolastica per la provincia di Benevento a.s. 2024/25 - operazioni di adeguamento dell’Anagrafe

 

https://www.uspbenevento.it/uat/2024/01/31/piano-di-dimensionamento-della-rete-scolastica-per-la-provincia-di-benevento-a-s-2024-25-operazioni-di-adeguamento-dellanagrafe/

 

 

31/01/2024

FORMAZIONE DOCENTI NEOASSUNTI

31/01/2024

AUTONOMIA DIFFERENZIATA

L'AUTONOMIA DIFFERENZIATA RAPPRESENTA UNA VERA MINACCIA AL NOSTRO SISTEMA DI ISTRUZIONE

L'approvazione al Senato del Ddl 615 mette a rischio il sistema scolastico nazionale 

25 Gennaio 2024

L’approvazione al Senato del Ddl 615 sull’autonomia differenziata trasforma radicalmente il volto della nostra Repubblica e mette a rischio i principi fondanti della Carta Costituzionale, che impongono un livello di istruzione adeguato per tutti. Al contrario l’autonomia differenziata determina un Paese spaccato a metà, dove le aree più penalizzate saranno quelle del Mezzogiorno. Un inno al regionalismo con conseguenze già visibili nella sanità e che nella scuola porterà ad avere stipendi diversificati in base al territorio e limitazioni alla negoziazione sindacale.

 

Una vera minaccia al nostro sistema nazionale di istruzione.

 

Occorre piuttosto promuovere le buone idee e pensare ai veri cambiamenti che la Scuola necessita di ricevere, come il tema della retribuzione, il precariato e un piano risolutivo di edilizia scolastica.

 

Noi come associazione Gilda Fgu, siamo pronti ad agire per evitare che la regionalizzazione della scuola porti ad uno stravolgimento del sistema scolastico unitario.

 

Non dobbiamo smantellare la Costituzione bensì rafforzarla affinché i cittadini della nostra Repubblica siano garanti nei diritti che la Costituzione stessa prevede.

28/01/2024

Cos'è l'Autonomia differenziata?

04/02/2024

Anno di formazione e di prova dei docenti a.s. 2023/2024 ISCRIZIONI

28/01/2024

Rinnovo CCNL Scuola: intervista a Rino Di Meglio

 

Contratto scuola, Di Meglio (Gilda): non si dica che peggiora le condizioni del personale - YouTube

21/01/2024

Rinnovo del CCNl Istruzione e Ricerca - triennio 2019-21

E’ stato sottoscritto all’ARAN il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’Istruzione e della Ricerca (CCNL).

“Un contratto ‘lumaca’ – sono le parole del Coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti Rino Di Meglio – un lunghissimo percorso durato sei mesi, trascorsi per procedere con i controlli definitivi. Una tempistica inaccettabile per cui si rende necessario rivedere la burocrazia contrattuale, altrimenti rischiamo di essere sempre fuori tempo massimo”.

 

Contratto che si riferisce al triennio 2019-2021 e che con la firma definitiva e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore.

 

Sugli obbiettivi raggiunti il Coordinatore della Gilda Rino Di Meglio afferma: “Da domani comunque, le norme migliorative del contratto saranno operative, in particolare il diritto dei precari ai tre giorni di permesso retribuito. Non solo, siamo riusciti anche ad ottenere che la formazione degli insegnanti sia considerata orario di lavoro a tutti gli effetti, ponendo fine a decenni di contenzioso e sfruttamento”.

 

“Per ultimo – conclude Di Meglio – ma non per importanza, è, per quanto riguarda la trasparenza, la possibilità in sede di contrattazione di Istituto, di conoscere i dati disaggregati della spesa”.

 

21/01/2024

Corso di preparazione CONCORSO DOCENTI

Corso di preparazione CONCORSO DOCENTI - Gilda degli insegnanti BN

Il Corso  è organizzato dall’Associazione docenti Art. 33  ed è gratuito per gli iscritti alla Gilda degli Insegnanti.

L’unico contributo richiesto ai corsisti è di € 15,00 di iscrizione all’Associazione Docenti Articolo 33.

Il corso è erogato sulla piattaforma dell’ Associazione Docenti Art. 33.

Ogni iscritto riceve una PSW di accesso, che gli consente di fruire del corso asincrono on demand.

Per informazioni su come iscriversi, rivolgersi alla nostra sede provinciale telefonando ai numeri Tel. 0824.313634 - 0824.316718  negli orari di apertura della sede (lunedi-merc-ven ore 16.30/18.30) oppure scrivendo una mail a consulenza@gildabenevento.it lasciando i propri recapiti per essere contattati.

E’ possibile, naturalmente, anche venire direttamente in sede, in via ZAZO 1 a Benevento per formalizzare l'iscrizione.

10/01/2024

Concorso docenti, il tutorial del MIM

Il Ministero pubblica il video-tutorial relativo allo svolgimento della prova scritta

https://www.istruzione.it/allegati/CPD_2023_24Candidati.mp4

 

10/01/2024

Concorso Riservato Dirigenti Scolastici

07/01/2024

Bando di Concorso Docenti ed Ata per Estero a.s. 24-25

07/01/2024

Concorso Ordinario Dirigenti Scolatici

07/01/2024

Dimensionamento rete scolastica a.s. 24-25 Benevento

07/01/2024

Video Tutorial Compilazione domanda Concorso Ordinarii0 2023

31/12/2023

Concorso ordinario 2023 Scuola dell’infanzia e primaria: Faq MIM

31/12/2023

Concorso ordinario 2023 Scuola secondaria di primo e secondo grado: Faq MIM

31/12/2023

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: “QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO”

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in seguito a quanto avvenuto in questi mesi e infine, in stretta successione, prima al tavolo provinciale in data 19 e 21 dicembre e poi al tavolo regionale in data 22 dicembre, nel prendere atto sia della delibera prodotta dalla Provincia di Benevento sia della proposta presentata dalla Regione Campania, in merito al dimensionamento scolastico, esprimono sconcerto e indignazione per il probabile epilogo finale che si prospetta, una farsa che si è andata consumando davanti ai nostri occhi e che, nonostante i continui appelli e il nostro comune impegno, ha di fatto vanificato gli sforzi, con la volontà dimostrata di non consentire al Tavolo tecnico (composto anche dai rappresentanti delle confederazioni e delle organizzazioni sindacali del comparto scuola e dell’area della dirigenza scolastica) di verificare il rispetto delle condizioni per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni nonché a valutare le proposte sul dimensionamento scolastico.

La Provincia ha scelto infatti di NON procedere e di NON presentare alcuna ipotesi di dimensionamento scolastico demandando alla Regione l’onere di farlo.

La bozza di delibera regionale prevede oggi per la provincia di Benevento nove accorpamenti di istituzioni scolastiche (non più sette?), operati in base a logiche che ci appaiono poco comprensibili e parimenti poco rispettose dei criteri indicati dalle stesse linee guida regionali e dalla volontà espressa in più occasioni di voler ammorbidire l’impatto delle norme sul dimensionamento nelle aree svantaggiate.

Purtroppo si conferma quanto le scriventi OO.SS. avevano denunciato da mesi: questo provvedimento di dimensionamento scolastico altro non è che un taglio lineare e non si è potuto o voluto trasformarlo in un’occasione di riorganizzazione della rete scolastica e dell’offerta formativa coerente e accettabile che tenesse in debito conto la marginalità e il disagio delle aree montane. Prospettare tale ipotesi siffatta e proporre inoltre al suo interno la formazione di ben tre Istituti omnicomprensivi lo riteniamo un errore di prospettiva in una provincia come la nostra che avrebbe piuttosto necessità urgente di implementare le reti tra le comunità, in una visione prospettica e lungimirante di salvaguardia e rilancio delle aree interne, per sviluppare e alimentare, non certo per limitare, la circolarità e la interconnessione del nostro sistema sociale, economico, infrastrutturale e culturale.

Ecco perché, nel ribadire ancora una volta con forza la nostra contrarietà nei confronti di un provvedimento iniquo di tagli al sistema dell’istruzione pubblica, reiteriamo contestualmente la richiesta di una precisa e puntuale assunzione di responsabilità da parte sia delle amministrazioni comunali sia di quella provinciale, nonché la necessità di operare da parte della Regione Campania una scelta saggia ed oculata, che tenga conto il più possibile delle deroghe previste e delle particolarità morfologiche ed antropiche del Sannio.

La Scuola rappresenta un volano di crescita imprescindibile per lo sviluppo futuro di territori già fortemente penalizzati per vederla ridotta ad essere oggetto di logiche che nulla hanno a che fare con la funzione alta che essa riveste e con la dignità che le dovrebbe essere riconosciuta, in un rimpallo di responsabilità che ci offende e ci umilia come rappresentanti delle lavoratrici e lavoratori del settore, della platea di studentesse e studenti nonché come cittadine e cittadini di questo Paese.

FLC CGIL            CISL SCUOLA

UIL SCUOLA RUA

SNALS

FGU

         E. Viele                P. D’Onofrio

                A. De Nigris

        F. Rosa

    C. Donnarumma

 

24/12/2023

COMUNICAZIONE INPS: NUOVE FASCE ORARIE VISITE FISCALI DIPENDENTI PUBBLICI

 

e visite mediche di controllo dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni

 

L' INPS, con un messaggio del 22 Dicembre 2023, formalizza le nuove fasce orarie di reperibilità per i lavoratori del settore pubblico in malattia: le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi). 

Di seguito, riportiamo il testo del comunicato n. 4640 dell'INPS

 

1. Premessa

Ai sensi dell’articolo 3 del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 del Ministro della Semplificazione e della pubblica amministrazione: “In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi”.

A seguito della sentenza del Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio n. 16305/2023, pubblicata il 3 novembre 2023, che ha annullato il suddetto decreto nella parte sopra riportata, si forniscono, con il presente messaggio, le necessarie indicazioni operative per l’espletamento degli accertamenti medico-legali domiciliari.

2. Quadro normativo 

La definizione delle fasce orarie di reperibilità per i lavoratori del settore pubblico in malattia discende da un articolato susseguirsi di norme legislative di seguito sinteticamente riportate:

  • i decreti ministeriali n. 33/1985 e n. 170 del 15 luglio 1986 – adottati in attuazione dell’articolo 5, comma 13, del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638 – da considerarsi, a seguito dell’introduzione di disposizioni di legge speciali per il personale dipendente delle pubbliche Amministrazioni (riforma organica del pubblico impiego avviata con il D.lgs 3 febbraio 1993, n. 29, e proseguita con l’emanazione del D.lgs 30 marzo 2001, n. 165, c.d. TUPI), riferibili ai soli lavoratori del settore privato; 
  • il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all’articolo 71, comma 3, abrogato a seguito dell’entrata in vigore del D.lgs 27 ottobre 2009, n. 150;
  • il decreto ministeriale n. 206 del 18 dicembre 2009, adottato in attuazione di quanto previso dall’articolo 55-septies, comma 5, del D.lgs n. 165/2001, come modificato dal D.lgs n. 150/2009, e successivamente sostituito, per effetto dell’articolo 18 del D.lgs 25 maggio 2017, n. 75;
  • il citato decreto ministeriale n. 206/2017, oggetto delle censure del Giudice amministrativo, emanato in attuazione dell’articolo 55-septies, comma 5-bis, del D.lgs n. 165/2001, come novellato dall’articolo 18, comma 1, lett. d), del D.lgs n. 75/2017, nel quale sono fissati i limiti e i criteri cui deve attenersi il Governo nell’esercizio del potere regolamentare in materia[1].

Tanto rappresentato, nelle more dell’emanazione di un nuovo decreto ministeriale (o dell’eventuale riforma della sentenza n. 16305/2023 del TAR Lazio), sentito il Dipartimento della Funzione pubblica, in virtù del principio di armonizzazione contenuto nel citato articolo 55-septies, comma 5-bis, del D.lgs n. 165/2001, richiamato in sentenza, le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi).

  Il Direttore Generale  
  Vincenzo Caridi  
24/12/2023