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Ultime notizie

Bonus Natalizio 100 Euro per il Personale della Scuola

monogenitoriale).

 Imposta Lorda: È necessario che l’imposta lorda, calcolata sui redditi da lavoro dipendente,

superi l’importo della detrazione spettante. Vale a dire il lavoratore deve essere “Capiente”.

3. Importo e Modalità di Erogazione:

 Importo: Il bonus ammonta a 100 euro e non è soggetto a tassazione IRPEF.

 Erogazione: Il bonus sarà erogato insieme alla tredicesima mensilità. Per ottenerlo, il lavoratore

della scuola, a quanto pare potrà utilizzare una specifica funzione self-service all’interno del

portale NOIPA.

4. Rideterminazione in Dichiarazione dei Redditi:

Il personale scolastico che non riceve il bonus pur avendone diritto, il potrà richiederlo nella

dichiarazione dei redditi per il 2024, da presentare nel 2025. Eventuali importi non spettanti dovranno

essere restituiti tramite la stessa dichiarazione.

A Cura di G.S. Craparo (D.N. Gilda degli Insegnanti)

08/11/2024

LA GILDA SUL CASO RAIMO: NECESSARIA ISTITUZIONE DI UN ORGANISMO TERZO

La Gilda degli Insegnanti ritiene necessario isituire un organismo terzo che decida sulle eventuali sanzioni disciplinari dei docenti

La Gilda degli Insegnanti riguardo alla sanzione disciplinare inflitta al professor Christian Raimo, al centro di un recente dibattito in seguito alle dichiarazioni del Ministro, crede fermamente che il pluralismo delle idee e la libertà di espressione siano pilastri fondamentali della scuola pubblica e dei suoi valori democratici. In questo momento delicato per il sistema educativo, è essenziale che i docenti abbiano la possibilità di esprimere liberamente e senza timore le loro opinioni, anche quando queste possono risultare in contrasto con quelle delle istituzioni. Solo in un ambiente in cui sia garantita la libertà di espressione, infatti, la scuola può continuare a svolgere il proprio compito di formare lo spirito critico delle future cittadine e dei futuri cittadini.

Proprio prendendo spunto dal caso Raimo, simile ad altri già verificatisi negli ultimi anni, riteniamo fondamentale per difendere la libertà d’insegnamento garantita dalla Costituzione, l’istituzione di un organo terzo indipendente che possa valutare le sanzioni disciplinari nei confronti dei docenti, garantendo imparzialità e tutela per tutti. Attualmente, l'assenza di un soggetto autonomo che si occupi delle questioni disciplinari (che oggi sono nelle mani dei dirigenti scolastici e degli uffici territoriali del Ministero) rischia di creare un clima di pressione e intimidazione che potrebbe compromettere la serenità dell'insegnamento e l'autonomia professionale dei docenti. Un organo esterno, neutrale e conciliatorio sarebbe un passo essenziale per assicurare che ogni provvedimento disciplinare sia equilibrato e giustificato, nel pieno rispetto dei diritti costituzionali. La Gilda degli Insegnanti continuerà a sostenere il diritto dei docenti a esprimere liberamente il proprio pensiero e si impegnerà a vigilare affinché ogni tentativo di limitare tale diritto venga respinto, a tutela della libertà di insegnamento sancita dalla nostra Costituzione.

 

08/11/2024

Modalità di attribuzione delle posizioni economiche personale ATA

07/11/2024

Gilda degli Insegnanti:chiediamo al Mim di conoscere la posizione dei riservisti

In un incontro con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, la Gilda degli Insegnanti ha richiesto, in merito alla segnalazione delle riserve nella pubblicazione delle GPS e delle graduatorie di merito dei concorsi, di superare il conflitto tra privacy e trasparenza.

 

“Nel rispetto delle normative sulla privacy – afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana – riteniamo doveroso conoscere la situazione dei riservisti e delle precedenze nelle diverse graduatorie”.

 

La mancanza di trasparenza, infatti, non permette a tutti i concorsisti che hanno superato l’esame, di figurare nelle graduatorie di merito e di conseguenza di difendere il loro interesse ad essere immessi in ruolo, portando anche ad un senso di ingiustizia sociale e illegittimità.

 

Così in una nota la Gilda degli Insegnanti

07/11/2024